Elena Ferrante è nata a Napoli nel 1943, è la madre di diverse figlie e la sua occupazione principale è qualcosa di diverso dalla scrittura. Non si sa molto altro su di lei, dato che prima della pubblicazione del suo primo libro, aveva deciso di rimanere anonima. Infatti, il suo nome è uno pseudonimo, per mantenere l’anonimato. Ciononostante, si è fatta un nome come romanziera a partire degli anni ’90. La sua saga napoletana in quattro volumi, composta da “L’amica geniale”, “Storia del nuovo cognome”, “Storia di chi fugge e di chi resta”, e “Storia della bambina perduta”, è stata la sua svolta internazionale.
Come già menzionato, uno fra i quattro volumi della saga napoletana è “L’amica geniale”. Questo volume ha ottenuto un enorme successo, grazie anche alla sua trasposizione televisiva.
Elena, che è la narratrice, ci permette di dare un’occhiata alla sua vita nel Rione e a quello che succede in una Napoli dopoguerra. Inoltre, durante la storia, possiamo osservare lo sviluppo dell’amicizia tra lei e Raffaela.
La storia si svolge negli ‘anni 50 e 60. Le due protagoniste sono entrambe cresciute nella Napoli suburbana con dei quartieri popolari e poveri, una propria gabbia, per due ragazze con grandi sogni.
„Non ho nostalgia della nostra infanzia, è piena di violenza. Ci succedeva di tutto, in casa e fuori, ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c'era capitata fosse particolarmente brutta. La vita era così e
basta, crescevamo con l'obbligo di renderla difficile agli altri prima che gli altri la rendessero difficile a noi. “(l’amica geniale)
La trama inizia seguendo l’amicizia di due protagoniste bambine, poi adolescenti, Elena Greco e Raffaela Cerullo. Cresce un’amicizia intima e robusta, anche se tante volte Elena e Raffaela sono in competizione. Infatti, Elena è sempre gelosa della sua migliore amica perché è brava a scuola. Tuttavia, le due ragazze sono inseparabili, anche perché entrambe vivono con grande insofferenza. Elena, prosegue gli studi, anche se ha delle difficoltà economiche e poca autostima, Raffaela, viene costretta a interrompere gli studi dai suoi genitori, e deve riuscire a trovare un modo per guadagnarsi qualcosina. Il loro desiderio è, di poter andarsene, un giorno,
da quella vita così soffocante. Vivono un rapporto tanto intimo e intenso quanto complicato.
“Nelle favole si fa come si vuole e nella realtà si fa come si può. “(l’amica geniale)
In conclusione, si può dire che Elena Ferrante, in questa storia, segue passo per passo sia la crescita individuale delle due protagoniste, come anche la loro amicizia così intima.
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