Il piccolo motociclo che racconta un po’ la storia dell’Italia dopo la Seconda guerra
La nascita della Vespa
La Vespa è stata concepita nel 1946, da Enrico Piaggio, con l’idea di creare un prodotto non troppo caro ma adatto per tutti. La Piaggio del dopo-guerra aveva bisogno di una cosa che si vendeva bene e che portava avanti l’economia e l’industria, una produzione alternativa alla macchina, che a quei tempi la maggior parte degli italiani non poteva comprarsela. Per questo motivo nasce il progetto "Vespa".
Un motociclo per tutti
Negli anni Cinquanta rappresenta il primo mezzo a motore per quasi tutte le famiglie, è la prima volta che se lo possono permettere e gli cambia la vita. Un successo inaspettato per Piaggio. La Vespa e la “Lambretta”, che nasce l'anno dopo, cambiano il modo di vivere degli italiani. Dappertutto si vedeva la pubblicità per il motociclo, nei cinema, sui giornali... Il messaggio era la libertà e l’indipendenza, a quell’ ora proprio il desiderio di ogni italiano del dopo-guerra, e questo non solo per gli uomini ma anche per le donne.
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L’evoluzione della Vespa
Dal 1946 ad oggi, la Vespa viene considerata lo scooter più famoso al mondo. Ne sono state prodotte più di 17 milioni in 130 modelli differenti. Alla fine degli anni Quaranta la produzione aveva cominciato a crescere. Nel 1948, solo due anni dopo che è uscita la prima Vespa, Piaggio realizzò la Vespa 125, il modello che sostituiva il modello 98 cc e con cui la produzione iniziò ad aumentare. Il modello di maggior successo nell’intera storia della Vespa era la Vespa PX, che viene ancora prodotta. Nata nel 1977, ha superato la cifra di circa 3 milioni motocicli venduti. Nel 2005 l’assortimento si arricchì di due nuovi prodotti: la Vespa LX e la Vespa GTS 250. Puntuale all’ 60° anniversario, uscirono tre modelli retro. Dopo 19 milioni di esemplari prodotti e 75 anni di vita, è arrivato il tempo per il modello elettrico adatto ai giovani dei nostri tempi, più “pulito” di quello dei motori di benzina.
Esercizio
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